martedì 12 luglio 2011

BRICIOLA DI PANE

Quel giorno, forse anche sfinito da attenzioni false
te lo dovetti chiedere,
perchè continui a cibarmi di briciole del tuo pane? Perchè continui a tenermi vivo?
Fu difficile per te rispondere in quel momento,
spiazzata da una domanda che in se conteneva già tutte le risposte;
E fu triste vedere il tuo volto sempre fiero ed orgoglioso,
guardare verso il basso,
vedere i tuoi occhi diventare cupi e dover ammettere finalmente,
anche e sopratutto con te stessa,
il vero, la pesante e dura verità.
Mi dicesti con la voce rotta dall’emozione,
lo faccio perchè tu non possa andare via per sempre,
perchè tu possa cibarti delle mie briciole e non assaggiare altro nettare,
lo faccio perchè tu sai darmi ciò che cerco ma non sei ciò che cerco,
io non sono capace di osservare prima il cuore, per questo,
io ti amo, ma non ti Amo.
La guardai, con occhi nuovi per un istante e la vidi diversa, mi detti un'attimo di pena per lei,
incapace regina di cuori, sentii cadere dentro di me tutte le barricate costruite per non fuggire o forse,
per non farmi fuggire.
Presi le mie poche cose ormai rimaste in lei e cercai la via che portava fuori dal castello.
Passai l'inferriata, attaversai il ponte levatoio, e mi voltai un'ultima volta;
dalla finestra della torre la vidi, orgogliosa fra le sue lacrime di disperazione,
mi voltai e anche io impedii ad una lacrima di violare il mio sorriso;
Il sentiero polveroso dei ricordi
ancora mi avrebbe accompagnato per un pò,
finchè non incrociai la strada maestra, lastricata e pulita,
ed il mio passo si fece più sereno.
(Lu)

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