Come aria, invisibili ma presenti,
sempre con noi, sempre in noi,
ad ogni passo, ad ogni respiro, li viviamo, ne facciamo fonte di vita,
schiavi di un gioco della mente,
li subiamo, li usiamo per vivere,
li respiriamo e ci sbattono a terra se trasformati in tempesta.
Pensieri, vaghi giochi di prestigio di un mago in miseria,
calesse trainato da vecchi cavalli,
li vediamo per un'attimo, li tocchiamo a volte con il cuore,
regalano emozione, ci fanno cadere nel buio della depressione;
Pensieri, parte della nostra esistenza,
compagni fedeli di lunghe passeggiate nel prato della fantasia,
lugubri demoni se ci inoltriamo nella nera foresta dell'oblio,
ed ora che vi ho citato, neppure ora ne siete contenti,
e siete li, come acqua a rosicchiare la roccia fino a sbriciolarla,
a vivere di me, in me e, a volte, per me.
Vi alimento e se cerco riparo fate il gioco del nascondino,
pronti ad uscire fuori al primo sorriso, per farlo smettere
o, assurda situazione, per renderlo ancor più bello.
Pensieri, mai sarete liberi da me, incontrerete altri di voi ma,
alla sera, nel buio della notte,
tornerete in me, per riposare,
pronti ad un nuovo risveglio,
e sarà così. fino all'ultimo giorno,
solo allora ci saluteremo e chissà,
magari ci ritroveremo in altre forme,
a giocare ancora come bambini, a farci male come crudeli carcerieri.
Pensieri, ora, per un solo attimo, restate in me,
lasciate ch'io possa riposare un poco,
solo un'attimo, e torneremo a camminare fianco a fianco.
(Lu)
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