venerdì 26 agosto 2011

AMAZZONE

Ti stavo guardando,
osservavo le tue movenze,
danza eterea di musa ispiratrice;
Ti sentivo in ogni cosa, in ogni angolo ti vedevo,
in ogni persona incrociata per strada,
in ogni auto che passava.
Ti vidi combattere, ti vidi vincere battaglie
in una guerra che sapevi di perdere,
ti vidi sorridere sempre all'azzurro chiaro del cielo terso
così come al grigio di un temporale,
stupenda amazzone, di speranza armata,
con il tuo arco e le tue frecce senza punta
ti vidi andare contro il nemico,
nera bestia senza sentimento,
mietitrice di anime per farne dono alla morte.
Ti vidi e ti accompagnai fino all'ultimo,
io, senza nulla poter fare se non guardarti spegnere
come luce di fioca candela senza ormai più cera.
Ti vidi sorridere anche in quel letto,
il tuo sguardo ormai spento, il tuo cuore stanco,
la tua pelle bianca e segnata dalle ossa,
ti vidi scoccare l'ultima freccia, e vidi ridere la bestia quando la mancasti.
Mi restò solo il pianto, quando,
dai tuoi occhi, lungo la guancia scese una lacrima,
la presi con le dita e la poggiai sulle mie labbra,
ultimo bacio di un'amazzone colpita a morte,
mai doma e decisa fino all'ultimo,
arresa alla forza di un nemico troppo più forte.
Ora riposi fra le ninfee del lago, sei il fiore più colorato,
ed io, seduto ti osservo, le tue movenze,
la tua danza con l'acqua morbida e sensuale,
e resto lì, immobile, vedo il tuo sorriso,
e sui tuoi petali poso una lacrima,
il bacio di un'uomo che nulla ha potuto
se non vederti fino all'ultimo sorridere.
Ed Amarti in silenzio, per l'eternità.
(Lu)






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