sabato 19 novembre 2011

RIFLESSIONI n°9 - Il tiratore

Sei li, fermo,
immobile nessun pensiero,
cerchi il vuoto, quella sfera in cui rifugiare la tua attenzione,
occhi a fissare il vuoto, pronti al loro compito,
la tua mente ripercorre tutto il movimento,
la spalla ferma, il gomito bloccato,
il polso fermo, le dita stringono l'impugnatura
non troppo forte non troppo debolmente,
il dito, sul grilletto, appoggiato con cura,
la concentrazione, la sfera diventa luce, illumina il percorso,
l'occhio ora, fissa un punto,
il braccio chiamato al dovere, solleva il polso dall'appoggio;
Sale verso il cielo, percorso lunghissimo di pochi centimetri,
il ventre si gonfia, mentre i polmoni si riempiono d'aria,
l'attimo, la sosta, poi la ricerca del punto esatto,
il respiro si fa immobile, parte il comando,
mentre attraversa il braccio, verifica che tutto sia giusto, tutto sia armonia,
arriva al dito, dolcemente si toglie il primo tempo, la prima fase dell'esecuzione,
si blocca sulla soglia del tiro,
sempre dolcemente varca quella porta, il comando è dato, non si torna indietro,
una frazione di secondo e l'aria spinge il pallino verso il bersaglio,
pochi istanti ancora immobili, per vedere l'esito del gesto sul nostro braccio,
l'occhio ci fa da giudice,
l'aria rimasta nei polmoni si svuota ed il braccio scende, dolcemente fino all'appoggio;
Ancora un poco di riposo per questo gesto ripetuto,
poi, l'abbandono per ricaricare un nuovo pallino, un nuovo e ripetitivo gesto,
con la consapevolezza di una disciplina
che riporta in noi stessi il nostro io;
L'attimo di nulla, la sfera di buio che diventa luce,
il gesto, l'orgoglio di praticare questa disciplina;
Io, un tiratore.
(Lu)

1 commento:

  1. bellissima... esprime ciò che si prova a tirare... silvietta

    RispondiElimina