martedì 7 agosto 2012

DI LUNA E DI TE

Immobile sguardo
fra i tuoi capelli, legati, in fuga da quel nastro
per l'ardore di una carezza sul viso,
per la passione di un bacio,
e quel sorriso che illuminava il mondo,
illuminati dalla luna i tuoi occhi, brillavano, diamanti vivi
ed il tuo corpo, disegno d'ombre e luce,
la tua schiena incanto d'estasi;
il tuo ventre, mare di baci,
delimitato a nord dal tuo seno meraviglioso di ragazzina,
a sud dal tuo sapor di pesca che delirio crea
e che in estasi trasforma lo sguardo.
Amata amante di vita e d'Amor cercata,
confine di terre inesplorate,
di ricordi e di futuro,
il vuoto di un lago di pensieri,
pieno di argentei ricordi e di luccicanti realtà.
Tu lì,
ora,
stretta a me, corpi che si sfiorano,
bocche che si cercano,
il caldo di una sera d'agosto,
la brezza della collina,
corpi sudati, trasudanti di passione
e di desiderio.
E dopo la tempesta l'abbraccio,
e dopo un abbraccio le parole d'Amore
sussurrate all'orecchio,
e chiudere gli occhi e addormentarsi in te.
Per l'eternità.
(Lu)

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