giovedì 29 dicembre 2011

L'INQUISITORE

Ed io, piccolo e insignificante insetto,
rifiuto di un mondo ridotto a pena e dolore,
sedotto da promesse e sorrisi di prostitute
al servizio del sovrano,
mi ridussi a schiavo inibendo il mio pensiero,
per paura, per pigrizia,
servo cieco di un sistema violento e senza compassione;
Quanti ne uccisi a colpi di lama,
quanti soffrirono delle mie torture,
inflitte senza provare pena,
solo per aver proferito parola o per l'aver espresso quel pensiero
che tutti avevamo ma che nessuno osava svegliare dal sonno eterno;
Ed ora qui, come uno scarafaggio
che anche senza testa vive,
fino al morir di fame.
Fame, di sangue, di dolore, di torture
corpi innocenti, straziati
in nome di un dio,
condannati al rogo solo per paura di verità,
nascosto dietro a quella croce, mi ergo a paladino della verità,
io, il sostituto di dio,
io, il potere,
io, la giustizia,
io, il dolore e l'agonia,
io, esecutore materiale di un gioco di morte,
io, scarafaggio senza testa,
io, l'inquisitore.
(Lu)

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