mercoledì 22 febbraio 2012

RIFLESSIONI n°13 - Il sogno di un poeta

E inciampo nel foglio,
fra rime scomposte,
come in un sentiero di bosco a mezzanotte,
e provo a trovar la via vicino al fiume d'inchiostro,
e macchie e macchie ancora a cancellare pensieri;
Come a scavar una buca e poi coprirla con la stessa terra,
e non trovo la via,
non trovo la stella ad indicare il mio nord,
solo freddo, nelle dita, nel pensiero,
in fondo a questo cuore,
non trovo pace, come vortice di foglie nel vento gelido d'autunno;
Calpesto l'anima, ne sento il lamento,
dove sei, o Dio del cielo,
aiuta quest'uomo, questo misero brandello di carne e vita,
nutrilo di saggezza e di ispirazione,
cado, ancora una volta,
dolore alle mani, ferite nascoste, sangue sul palmo,
mischiato all'inchiostro,
ed ancor la penna verga il foglio,
e ancor cicatrici salgono in gola,
ed io, piccolo uomo, disperato nel pianto
cerco la via, cerco la pace;
Scorgo da lontano una luce, fioca, quasi evanescente,
la seguo, inciampo ancora ma mi sorreggo alla penna,
arrivo alla porta del domani, sei tu,
sei tu che sei tornata, e mi sveglio;
Ora il mattino può prendere possesso del nuovo giorno.
(Lu)

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